La simmetria del potere transumanista
La lunga strada che porta alla contemporaneità del transumanesimo, trovò le sue origini nel Movimento Futurista. Il Futurismo e il culto dell'uomo macchina di cent’anni fa erano avanguardia di una nuova destra, aperta talvolta anche ad altre avanguardie progressiste, che recuperava una prospettiva pagana legata alla guerra come igiene del mondo, legata all'azione, alla velocità, al consumo, tutte prerogative assorbite dal capitalismo moderno e ora incarnate dal post-umano che piace tanto all'ecumenismo liberal. Oggi la Redenzione ha creato forme pensiero per guidare le masse borghesi verso una visione oscurantistica, facendo passare questo processo come democratico, ineluttabile e imprescindibile.
È il famoso concetto di bene comune, per il quale tutto vi si può assoggettare, perfino il "bene comune" stesso. La democrazia è così diventata conformismo del pensiero, democratura, utilizza la grammatica dell'antifascismo d'accatto per imporre una visione di fascismo universale (come narrava la bibbia della profezia, ovvero il report The Crisis of Democracy scritto nel 1975 per la Commissione Trilaterale) e utilizza i sacrosanti diritti civili per azzerare le diversità.
Un tempo il potere era più frontale, oggi tende a cavalcare la modernità saturando il desiderio di diversità, fingendo di favorirlo, per azzerare le individualità, le identità sessuali, nazionali, religiose e plasmare una sola identità neutra, governata da una élite di individualisti e prìncipi. Quindi un solo macro-nazionalismo, una mono identità liquida per tutti, tanti numeri al posto dei nomi e un calcolatore a Ginevra come demiurgo. La celebrazione di liturgie fintamente laiche per imporre un oracolo senza redenzione, senza speranza.
L'agenda avanza molto velocemente, la tecnologia lo permette. Si utilizzano gli strumenti antichi per plasmare un modello unico di pensiero transumano e post-umano, si prendono gli elementi peggiori e più funzionali di ogni sistema (comunismo, fascismo, capitalismo e anche pensiero magico religioso) per creare un ecumenismo alveare, una spiritualità prêt-à-porter, per distruggere le identità individuali, sessuali, animiche attraverso il materialismo dei numeri, quando finalmente, per loro, saremo tutti uguali ma qualcuno sarà orwellianamente meno uguale degli altri.
Una destra reazionaria universale con gli abiti “di sinistra” che, nel paradosso, si scontra con la vecchia destra nazionalista che diviene o sembra diventare talvolta più progressista, andando a occupare un vuoto pneumatico lasciato dal fronte opposto. Quindi uno scontro tra due visioni reazionarie, con l’esclusione di qualsiasi altra visione culturale e umanista. Un ribaltamento al cubo riflesso in uno specchio dentro uno specchio.
Il potere ha una visione della realtà simmetrica, piramidale, schematica, meccanica, dove simmetria significa morte: non a caso, il profilo dell'uomo a differenza della macchina è sempre asimmetrico, ognuno è diverso dal suo simile e la vita è sempre circolare e caotica. Un potere simmetrico, robotico, cristallizzato versus l'umanità asimmetrica e caotica.
Questa presunzione prometeica e illusoria di immortalità, di intelligenza artificiale, di controllo sistematico, di archiviazione di dati, di ordine piramidale, imploderà perché trattasi di un modello autodistruttivo: la tensione verso un vecchio/nuovo ordine globalizzato è la tensione verso il nulla quantico che si estingue perché ha smesso di mescolarsi e di essere circolare.
La salvezza dell'uomo risiede nell'esatto contrario, ovvero nel modello orizzontale, che contempli e comprenda la natura caotica e non agisca per la sua rimozione chiudendosi nella gabbia dorata di un paradiso illusorio. L’Uno Dio della globalizzazione è un modello infelice, invidioso della felicità altrui e delle altrui peculiarità, un delirio di onnipotenza, regressivo e infantile che terminerà, non prima di aver sparso feci e sangue ovunque, che saranno poi il concime della rinascita.