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The Old Oak
Era da tempo che volevo scrivere qualcosa su uno dei miei registi preferiti, Ken Loach, e credo che questo sia il momento giusto per farlo. Loach, infatti, ha appena dichiarato che The Old Oak, sarà il suo ultimo lungometraggio: «per le riprese di un film devi stare via un anno o giù di lì, sarebbe meschino lasciare mia moglie tanto a lungo alla sua età da sola. Tra un paio d’anni saranno 90, le tue abilità diminuiscono, la tua memoria a breve termine va e la mia vista è piuttosto spazzatura ora, quindi è abbastanza complicato».
A onor del vero la fine era già stata annunciata urbi et orbi nel 2014 ma si era trattato di un falso allarme. Pochi anni dopo videro la luce due dei suoi più bei film in assoluto: Io, Daniel Blake (potentissimo e necessario) e Sorry we missed you, invettiva in pieno stile Loach contro la Gig Economy il cui protagonista lavora per un servizio di consegne che ricorda molto da vicino Amazon. Se davvero The Old Oak sarà l’ultimo film del regista britannico, sarà il migliore sigillo su una carriera durata circa 60 anni. [...]
L’immobilità è sottovalutata. Diceva un proverbio che prima o poi il tuo nemico passerà galleggiando sul fiume, anche se dove abiti non c'è alcun fiume. L’immobilità è una consuetudine se hai le giunture saldate in un pezzo di plastica unico.
Il resto sono solo chiacchiere, fuffa, esercizi di stile, parole vuote, gocce di pioggia asimmetriche, polemiche inutili.
La dura realtà è semplice e netta: sei al di là del vetro, sei irraggiungibile [...]
Non comprendo i complottisti sempre così allarmati, perché, secondo loro, “ci vogliono sterminare tutti” usando le scie chimiche, i vaccini, il tofu, ecc. Non credo proprio che qualcuno voglia sterminarci tutti, ma anche se fosse…. qual è il problema? Tu, complottista che hai paura che vogliano sterminarti tutto, cosa stai facendo di così importante da crederti fondamentale per il pianeta? Fossi in te, quando passano le scie chimiche mi metterei sotto con la bocca aperta, così lasci prima di noi questa valle di lacrime e smetti di essere preoccupato [...]
È arrivato l'inizio splendente, è arrivata vēr (dal sanscrito vas: splendere), la primavera. E cosa succede nell’emisfero boreale del globo terrestre? La linfa grezza a riposo alla base di alberi e piante, con la giusta temperatura e con “Aprile ogni goccia un barile", ricomincia a scorrere dal basso verso l’alto. Fluido vitale formicola invisibile e silenzioso dappertutto, spingendo fuori verde nuovo che quasi fa luce. Altri esseri viventi si svegliano con dinamiche simili dalla morte apparente del letargo, mentre altri ancora cambiano pelle. Tutto accade, riaccade: è la palingenesi [...]
“Quello che ho fatto io è semplicemente mantenere la contrapposizione, trasmutandola con altri elementi che sono da una parte la sonorità del mediterraneo trasmessa dalle percussioni etniche e da una scelta di fraseggi affidati agli archi, dall’altra l’utilizzo degli strumenti a corda, proprio gli archi che ben rappresentano il classicismo nella cultura europea”
Valter Sivilotti
«Ciao Nicola, ho visto che il 9 aprile sei a Udine: quella sera [...]
“Il vostro compito non è cercare l'amore, ma, semplicemente, cercare e trovare dentro di voi tutte le barriere che avete costruito contro di esso.”
Jalal al-Din Rumi - poeta persiano
Negli articoli precedenti ho descritto le ferite emozionali come un’occasione evolutiva, un invito a guardare con coraggio al nostro dolore. Quando si viene a contatto con la propria vulnerabilità e sofferenza è probabile che, per un istinto di sopravvivenza, si cerchi di proteggersi indossando alcune maschere. [...]
La Russia in lutto e sotto shock. Sono più di 140 le vittime dell'attentato di venerdì 22 marzo sera al Crocus City Hall di Mosca, il peggior attacco terroristico nella storia del paese da oltre un decennio. Secondo le Intelligence e i media occidentali la responsabilità è dell'Isis-K che ha rivendicato l’attentato tramite il canale Amaq. Invece, il Cremlino sembra concentrare la sua attenzione sull’Ucraina, alimentando il timore che Mosca voglia attribuire a Kiev l’intera operazione per giustificare un’ulteriore escalation nel conflitto in corso. [...]