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Quanno chiove (a Dubai)
Non comprendo i complottisti sempre così allarmati, perché, secondo loro, “ci vogliono sterminare tutti” usando le scie chimiche, i vaccini, il tofu, ecc. Non credo proprio che qualcuno voglia sterminarci tutti, ma anche se fosse…. qual è il problema? Tu, complottista che hai paura che vogliano sterminarti tutto, cosa stai facendo di così importante da crederti fondamentale per il pianeta? Fossi in te, quando passano le scie chimiche mi metterei sotto con la bocca aperta, così lasci prima di noi questa valle di lacrime e smetti di essere preoccupato che “ci vogliono sterminare tutti”
Salvatore Brizzi
Nella notte tra il 15 e il 16 aprile scorsi, e soprattutto nella giornata di martedì 16, sulla sola Dubai si sono riversati 142 millimetri di pioggia e oltre 250 sono caduti nell'Emirato di Al Ain. Una quantità d’acqua spaventosa che, secondo i dati del locale National Center of Meteorology, rappresenta un evento straordinario e senza alcun termine storico di paragone: le medie pluviometriche negli Emirati Arabi Uniti si attestano infatti intorno ai 100 millimetri annui. [...]
È arrivato l'inizio splendente, è arrivata vēr (dal sanscrito vas: splendere), la primavera. E cosa succede nell’emisfero boreale del globo terrestre? La linfa grezza a riposo alla base di alberi e piante, con la giusta temperatura e con “Aprile ogni goccia un barile", ricomincia a scorrere dal basso verso l’alto. Fluido vitale formicola invisibile e silenzioso dappertutto, spingendo fuori verde nuovo che quasi fa luce. Altri esseri viventi si svegliano con dinamiche simili dalla morte apparente del letargo, mentre altri ancora cambiano pelle. Tutto accade, riaccade: è la palingenesi [...]
“Quello che ho fatto io è semplicemente mantenere la contrapposizione, trasmutandola con altri elementi che sono da una parte la sonorità del mediterraneo trasmessa dalle percussioni etniche e da una scelta di fraseggi affidati agli archi, dall’altra l’utilizzo degli strumenti a corda, proprio gli archi che ben rappresentano il classicismo nella cultura europea”
Valter Sivilotti
«Ciao Nicola, ho visto che il 9 aprile sei a Udine: quella sera [...]
“Il vostro compito non è cercare l'amore, ma, semplicemente, cercare e trovare dentro di voi tutte le barriere che avete costruito contro di esso.”
Jalal al-Din Rumi - poeta persiano
Negli articoli precedenti ho descritto le ferite emozionali come un’occasione evolutiva, un invito a guardare con coraggio al nostro dolore. Quando si viene a contatto con la propria vulnerabilità e sofferenza è probabile che, per un istinto di sopravvivenza, si cerchi di proteggersi indossando alcune maschere. [...]
La Russia in lutto e sotto shock. Sono più di 140 le vittime dell'attentato di venerdì 22 marzo sera al Crocus City Hall di Mosca, il peggior attacco terroristico nella storia del paese da oltre un decennio. Secondo le Intelligence e i media occidentali la responsabilità è dell'Isis-K che ha rivendicato l’attentato tramite il canale Amaq. Invece, il Cremlino sembra concentrare la sua attenzione sull’Ucraina, alimentando il timore che Mosca voglia attribuire a Kiev l’intera operazione per giustificare un’ulteriore escalation nel conflitto in corso. [...]
Mentre sono seduto qui non penso qualcos’altro, non penso al passato o al futuro. Siedo qui e so che sto seduto qui. È molto importante. Si tende a vivere nel futuro, invece di vivere qui e ora. Diciamo sempre “aspetta che finisco università, e allora sarò realmente vivo “. Poi, quando ci siamo laureati, e non è stato facile, rimandiamo ancora: “solo quando non lavoro mi sentirò realmente vivo “. Dopo il lavoro, la macchina. Dopo la macchina, la casa. Non siamo capaci di di sentirci vivi nel momento presente. Tendiamo a posporre in un futuro generalmente lontano [...]
Sono passati due anni dall'arrivo dello straniero. Lo sa Zeus se ne abbiamo accolti, vestiti, nutriti, di straccioni come lui; naufraghi, vagabondi. A me, Eumeo, tocca sempre la parte più grossa dell'accoglienza: sgozzare i miei maiali, meglio se piccoli e dolci, e ospitare lorsignori qui da me, nella mia capanna fumosa, come dice il poeta. Che poi io il famoso poeta non l'ho mai visto, né lui me (e come potrebbe vedermi, del resto, se è cieco come dicono?), dunque non capisco proprio chi gli abbia riferito di me e della mia capanna.
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