L’Inferno - InEsergo

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03 Marzo 2023 - Storie

Lettere anonime dalla periferia della galassia
 
L'Inferno
 
Ho una scrivania al piano più basso, nell'ultimo corridoio, una porta con un vetro di plastica sul quale ancora nessuno ha scritto il mio nome. Il muro sul quale ho appeso il mio diploma di dannazione dà letteralmente sul nulla, sulla tasca finale dell'universo, sul nulla cosmico.
 
L'Inferno è un palazzo di svariati piani che galleggia al confine della galassia che voi chiamate Via Lattea, questo tanto per chiarire quanta poca considerazione ci sia di me in questo posto. Sono praticamente alla fine della fine della fine.
 
Il mio lavoro è semplice, scrivo lettere d'addio anonime, serve più che altro a tormentare i vivi, non agisco sui condannati bensì su quelli che prima o poi lo saranno.
 
Scrivo lettere d'amore anonime e le spedisco, tutto qua. Creo dubbi e violenti rimpianti, a volte anche sensi di colpa talmente forti da causare dolore fisico. Lo faccio bene il mio lavoro. Certo è frustrante non essere apprezzato, il Capo nemmeno sa che all'Inferno offriamo questo servizio.
 
Io fabbrico falsi ricordi che la gente, nella sua tristezza mista a sorpresa, non ricorda se ha vissuto o meno, ma sicuramente avrebbe voluto vivere. Alcuni sono disposti a ingannarsi per poter affermare di essere stati felici.
 
Per esempio, domani a una certa Greta arriverà una lettera che tra le altre cose dirà questo: "Tra tutti i miei ricordi tu di certo sei il più doloroso". La lettera sarà firmata con una sola lettera dell'alfabeto, una "C" per essere preciso. E Greta impazzirà struggendosi e fabbricando nella sua testa un falso ricordo, un rimpianto concreto, la certezza di essere stata amata e non essersene resa conto, e allora berrà, farà finta di ricordarsi di quella volta che alla fermata dell'autobus "C" disse di amarla e lei pensò bene di rispondere "passerà" citando una vecchia serie Tv; certo, lì per lì sembrava una buona idea, ma adesso a Greta quell'idea non sembra più così buona.
 
L'Inferno non è come lo immaginate, o meglio come ve lo hanno fatto immaginare, nessuna persona sana di mente si trova a immaginare l'inferno.
 
Si tratta di un luogo personale, più che altro, ogni dannato ha la sua stanzetta, una sua tv e ognuno ha la sua personale dannazione. Se per esempio odiavi i gatti la tua stanza sarà piena di gatti, se amavi lavarti non potrai più farlo, se amavi amare verrai odiato, ma tutto racchiuso nella tua stanza di quattro metri per quattro, con Netflix che trasmetterà solo film di merda.
 
L'unica cosa che è rimasta simile all'Inferno canonico sono gli "ignavi": loro sono condannati a lavare i bagni e ovviamente (e banalmente) i bagni all'inferno sono la cosa più lontana dall'essere dei luoghi accoglienti e salubri.
 
Ma l'Inferno è tale anche per chi lavora, ad esempio il Boss ormai non fa altro che suonare vecchie canzoni con una pianola stonata e bere whisky scozzese nemmeno tanto raffinato. Il problema è che queste canzoni sono in filodiffusione. Quindi l'inferno da questo punto di vista è davvero democratico.
 
“Cara Isabel, prima di uccidermi volevo dirti che avrei voluto trovare il coraggio di dirti che ti amavo alla follia”. Sì, mi sembra abbastanza cattiva, Isabel avrà molto a cui pensare nelle notti successive.
 
Immaginatevi un vecchio signore sbronzo che canta “Asleep” degli Smiths con una pianola Roland scordata e ditemi se è semplice lavorare così.
 
Sono venuto a sapere che nell'ufficio accanto al mio e quindi a circa 15 chilometri di distanza si sta festeggiando un compleanno, qualcuno ha portato una torta, ma nessuno mi ha invitato. La festa degenererà ma poi nemmeno tanto, le perversioni reali alla fine sono più simili ad andare a letto alle 21 dopo aver visto “Paperissima”: si all'inferno conosciamo “Paperissima”, gran parte dei protagonisti di quei video alla fine sono proprio finiti qui.
 
"Ti ho amato e poi più niente, il resto si è fermato come in una vecchia foto che il tempo rovinerà". Questa fa malissimo, me la segno nell'agendina, non devo esagerare con lo stacanovismo.
 
Sono bravissimo ad amare per finta, per creare sensi di colpa non hai bisogno di basi, basta lavorare sulle altezze: più altisonanti sono le parole più grande sarà il tonfo quando tutto crollerà, questa è la prima cosa che ci hanno insegnato al corso di “Ferire i Sentimenti”.
 
Sono quasi le 12. Satana ha posato la tastiera, adesso ha preso la chitarra e urla come un cane randagio ma si è comprato i sindacati e qui l'ambiente è iper-produttivo, sapete? Quelli che portano la gente a pranzare qui e a fare gli straordinari perché il male deve vincere, quando in realtà più che il male sta vincendo l'apatia; infatti credo che il palazzo in costruzione qui vicino non sia un ampliamento del nostro ma un nuovo Inferno pieno di gente apatica che se ne sbatte le palle di tutti.
 
Farò domanda per lavorare lì, se non altro non ci sarà Satana in filodiffusione e feste di compleanno a cui non verrò invitato.
 
Ogni tanto scendo sulla terra a consegnare lettere anonime, mi piace, così faccio anche due passi, tanto nessuno nota la mia assenza, sono come quel tipo che veniva scambiato per suo fratello anche se era figlio unico.
 
Saluto Jim l'usciere, Jim legge la stessa “Gazzetta dello Sport” dal 1989: è un tipo nostalgico.
 
L'ascensore che porta sulla terra è un classico ascensore di quelli che ci sono nei vecchi palazzi, arrivi al piano e si apre una grande vallata simile allo sfondo di Windows, solo che sulla sinistra ci sono delle ballerine di lap dance, piove dal basso verso l'alto e gli alberi sono appesi a testa in giù, ci sono anche delle mandrie di vecchi nazisti che scorrazzano come delle antilopi e vengono tirati giù a fucilate da degli avanzi di country club, non so bene perché.
 
Alla fine della vallata c'è una porticina di legno e da lì si arriva sulla terra, oggi devo andare a consegnare una lettera ad Angela, una signora di 75 anni che beve whisky scozzese e canta nuda alla finestra, ma sempre dopo le 18; Angela qualche rimpianto probabilmente lo avrà davvero, magari le presento il Boss, così almeno si faranno compagnia.


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